PARIGI – La casa d’aste francese Piasa celebra la designer italiana Gabriella Crespi con un’asta che si terrà il 26 novembre. Auction Central News ha intervistato al riguardo il vice-presidente di Piasa Frédéric Chambre.
Chi è Gabriella Crespi?
Gabriella Crespi è una designer, artista, socialite e musa della moda italiana. Nata nel 1922, è cresciuta in Toscana, vicino a Firenze, prima di studiare architettura al Politecnico di Milano, dove ha scoperto Le Corbusier e Frank Lloyd Wright. Sposandosi è entrata a far parte di una delle famiglie più ricche d’Italia, che possedeva il Corriere della Sera e un impero tessile. Da Roma e Milano ha assunto i migliori artigiani per la produzione dei suoi oggetti.
Perché è importante nella storia del design? Che cosa rappresenta il suo lavoro?
Gabriella Crespi ha sempre trasmesso un modo di vivere in sintonia con i suoi tempi, pieni di libertà, ed è stata pioniera dello “bohemien-chic”, un mix di ispirazione anni 70 e tradizione italiana. Anche se il suo stile si sposa perfettamente con materiali come legno, bambù, specchio e plexiglas, la maggior parte degli oggetti caratteristici di Gabriella Crespi sono in metallo – in particolare in ottone. In tutti gli oggetti di Gabriella Crespi la stessa importanza è attribuita all’estetica così come alla funzionalità, e anche alla multifunzionalità: i tavolini da salotto sono più alti, le librerie si trasformano in pareti divisorie, le poltrone si trasformano in letti … .
Che cosa l’ha ispirata? Chi sono stati i suoi mentori?
Trova la sua ispirazione nelle forze della natura, nelle quali sente un valore simbolico. Su queste solide basi ha fondato il suo progetto di vita. Alla domanda su i suoi maestri, Gabriella Crespi nomina alcune grandi figure del mondo dell’architettura come Frank Lloyd Wright, al quale si sente vicina soprattutto per quanto riguarda lo spirito locale di Taliesin West, dove l’architetto ha fondato il suo insegnamento sull’osservazione della verità dei grandi spazi aperti e ha messo a punto le sue Prairie houses per servire l’uomo e la sua famiglia. Anche Le Corbusier è tra i suoi modelli. Di lui apprezza quella che era la sua abitudine a raccogliere oggetti, come conchiglie o legni. Con semplici gesti ha dato vita alla sua arte sia come pittore che come architetto. Apprezza il modo in cui ha preso la natura come modello, in cui ha catturato la luce, le sue linee audaci e l’approccio minimalista.
Quanti oggetti offrite e quali sono le fasce di prezzo?
L’asta include 75 oggetti da 600 a 40.000 euro.
Da dove provengono gli oggetti in vendita?
Gli oggetti in vendita provengono da diverse collezioni private e tutti i lotti sono stati certificati dall’archivio di Gabriella Crespi.
Quali sono gli oggetti più importanti in vendita e perché sono significativi nella sua produzione?
Il tavolo da pranzo convertibile, diviso in tre parti, parte della sua celebre serie “Yang Yin” del 1979, è un perfetto mix di ottone e legno laccato (stima €20.000-30.000). Altri esempi sono l’ingegnoso cassettone con doppia apertura “Mr-Mme” (stima €20.000-30.000), e il letto in ferro e ottone “Sheherazade” (stima €30.000-40.000). Altri oggetti importanti sono una lampada “Fungo” in canna di bambù e ottone della serie “Sol Levante” (stima €5.000-7.000), e il suo tavolino-scultura del 1976 (stima €20.000-30.000). Per le sculture, la vendita offre l’elegante “Struzzo” placcato in argento e cesellato a mano, con un vero uovo di struzzo (stima €2.500-3.000).
Gli oggetti di Gabriella Crespi sono frequenti sul mercato?
Il mercato non offre molte di opere di Gabriella Crespi. La maggior parte delle sue opere sono state prodotte in edizione limitata ed erano rare e molto ricercate già negli anni 70 – e tanto più oggi. I suoi oggetti sono rari ed erano per lo più il risultato di commissioni.
Ci sa nominare dei musei o delle collezioni private che conservano i suoi lavori?
Purtroppo il lavoro di Gabriella Crespi non è ancora rappresentato come dovrebbe nelle collezioni dei maggiori musei internazionali, anche se è stato esposto in istituzioni come Palazzo Reale a Milano. Il suo lavoro è comunque incluso in molte importanti collezioni private in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti.
Perché avete scelto “Timeless”, senza tempo, come titolo della vendita?
Anche se Gabriella Crespi prodotto principalmente negli anni 60 e 70, il suo lavoro è riuscito ad attraversare i decenni in modo molto impressionante, con la stessa forza e spirito di innovazione. 40 anni dopo, le sue creazioni restano senza tempo, così come la sua grande bellezza. Gabriella è diventata un’icona senza tempo.
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