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Il mercato dell’arte: Marcello Morandini

Marcello Morandini, Scultura 358 B / 1990, plexiglas, cm Ø 30x18,2, edizione 9 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery
Marcello Morandini, Scultura 358 B / 1990, plexiglas, cm Ø 30×18,2, edizione 9 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery

MILANO – Nato a Mantova nel 1940, Marcello Morandini frequenta l’Accademia di Brera e respira l’aria della scena artistica milanese degli anni 60. Risente dell’influenza dell’arte ottica-cinetica di Gianni Colombo, Alberto Biasi, Grazia Varisco e dei suoi rappresentanti internazionali come Jesús-Rafael Soto e François Morellet e dell’arte concreta di Bruno Munari.

Inizia a produrre arte nella prima metà degli anni 60 e sin da subito colleziona riconoscimenti: espone, per esempio, nella Galleria del Naviglio che a metà degli anni 60 era il punto di riferimento per Azimut e per l’arte programmata, e già nel 1968 ottiene una sala alla Biennale di Venezia.

“Il suo lavoro è rimasto rigorosissimo negli anni” spiega il gallerista Stefano Cortesi della Cortesi Gallery di Lugano e Londra. “Per tutta la sua carriera ha prodotto solo ed esclusivamente opere bicromatiche, in bianco e nero, ed è tuttora così. Nella sua produzione di design appare talvolta il colore, ma non nell’arte. Rispetto all’arte optical, nelle sue opere la percezione ottico-visiva non è disturbata eccessivamente. Piuttosto, al centro della sua produzione c’è la costruzione di un sistema di linee in bianco e nero”.

Marcello Morandini, Pannello 551 A / 2009, disegno su legno laccato, cm 100x100x3, edizione 3 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery
Marcello Morandini, Pannello 551 A / 2009, disegno su legno laccato, cm 100x100x3, edizione 3 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery

Rispetto al successo degli anni 60, negli anni 80-90 l’arte cinetica e concreta è stata accantonata a favore di un ritorno alla pittura, per cui l’arte di Morandini, così come quella di molti altri artisti, è stata un po’ trascurata. Non in Germania e nella Svizzera tedesca, però, dove Morandini ha continuato a esporre con grande successo.

In questi anni, invece, con il recupero dell’arte degli anni 60 e l’interesse del mercato e del collezionismo nei confronti di questo periodo, l’attenzione si rivolge nuovamente anche all’opera di Morandini. Nel 2014, infatti, ha avuto prima una personale alla galleria milanese Lorenzelli Arte, e poi alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, che gli ha dedicato una mostra monografica che ha ripercorso tutta la sua carriera, non solo artistica ma anche legata alla sua produzione all’interno del design e dell’architettura.

Marcello Morandini, Struttura 491 A / 2005, legno laccato, cm Ø 140x10, esemplare unico, Courtesy Cortesi Gallery
Marcello Morandini, Struttura 491 A / 2005, legno laccato, cm Ø 140×10, esemplare unico, Courtesy Cortesi Gallery

Dal 2014 ha iniziato anche a collaborare con la Cortesi Gallery, prima a Lugano, dove è stato coinvolto nella mostra collettiva “Great Expectations”, dedicata all’arte programmata e ottico-cinetica degli anni 60, e poi a Londra, dove la galleria gli ha dedicato una personale nell’agosto-settembre 2015.

“Abbiamo deciso di rappresentare Morandini e di presentarlo sul mercato internazionale perché, mentre in Italia e in Svizzera è già conosciuto e apprezzato, a livello internazionale c’è ancora margine di crescita” spiega Stefano Cortesi. “Il mercato non ha ancora riscoperto completamente questo artista che, invece, è più che meritevole”.

Marcello Morandini, Pannello 145 b / 1971, disegno su legno laccato, cm 100x100x3, edizione 3 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery
Marcello Morandini, Pannello 145 b / 1971, disegno su legno laccato, cm 100x100x3, edizione 3 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery

Anche all’asta non ci sono stati ancora tanti passaggi o riconoscimenti. Spesso passano opere minori, o su carta, o edizioni, perché i collezionisti che hanno opere importanti di Morandini da tanti anni aspettano che il mercato cresca prima di venderle.

“Credo molto in questo artista perché presenta un alto livello di qualità, è un tipo di arte ora richiesta dal mercato e che rispecchia l’attuale gusto nell’arte e nel design” dichiara Cortesi. “Inoltre ha influenzato anche l’arte di oggi e quei giovani artisti che si ispirano agli anni 60, alcuni guardando ai monocromi, come per esempio Jacob Kassay, altri alle sperimentazioni sulla percezione visiva, come Tauba Auerbach”.

Marcello Morandini, Struttura 516 A / 2007, plexiglas, cm 40x40x8, edizione 9 esemplari Courtesy Cortesi Gallery
Marcello Morandini, Struttura 516 A / 2007, plexiglas, cm 40x40x8, edizione 9 esemplari Courtesy Cortesi Gallery

I prezzi per le sue opere oggi vanno dai 10 mila ai 25 mila euro. “È poco per un artista già storicizzato e c’è margine di crescita” dice Cortesi. Per le sculture di grandi dimensioni (2 metri) si arriva a 60-100 mila euro, ma si tratta di pezzi rari e unici nella produzione, progetti quasi architettonici, realizzati in pietra o legno.

Il grosso della sua opera, invece, è composto da piccole sculture e lavori su pannelli bidimensionali, in cui il lavoro di arte programmatica e ottica è dipinta, e strutture tridimensionali, in cui si aumenta il fattore di concretezza dell’opera. Quelle tridimensionali sono più elaborate quindi hanno un valore più alto.

Marcello Morandini, Scultura 572 / 2011, plexiglas, cm 30x30x16,5, edizione 9 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery
Marcello Morandini, Scultura 572 / 2011, plexiglas, cm 30x30x16,5, edizione 9 esemplari, Courtesy Cortesi Gallery

Le opere della fine degli anni 60 e degli anni 70 sono difficili da trovare in quanto sono conservate nei musei o in collezioni private. Oggi sul mercato si trovano soprattutto quelle dagli anni 90 a oggi.

Sylvia-AnnaBarrilaBoilerplateITALIAN