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Il mercato dell’arte: Fausto Pirandello

Paesaggio di Fausto Pirandello, Courtesy Galleria Russo
Paesaggio di Fausto Pirandello, Courtesy Galleria Russo

ROMA – Figlio del famoso drammaturgo Luigi Pirandello e di Antonietta Portolano, l’artista Fausto Pirandello nasce a Roma nel 1899. Inizia la sua formazione artistica presso Felice Carena dopo la seconda guerra mondiale. Le prime opere firmate risalgono ai primi anni 20 e il debutto espositivo è del 1925 alla terza Biennale Romana dove mostra un quadro di bagnanti, un tema che lo accompagna per tutta la vita. Sebbene sia vissuto a Roma, la sua famiglia era siciliana e i lunghi soggiorni in Sicilia hanno influenzato la sua paletta cromatica, con i colori caldi della terra bruciata dal sole, la luce accecante e l’azzurro del mare.

Rispetto al classicismo del maestro, la sua pittura è più espressionista, caratterizzata da composizioni diagonali e da una rappresentazione scarna della realtà. Fu uno dei rappresentanti della Scuola Romana, corrente pittorica degli anni 30 che appunto mirava a superare il convenzionalismo del movimento “Novecento” attraverso una pittura selvaggia ed espressionista.

Nel 1926 partecipa alla Biennale di Venezia, dove torna regolarmente dal 1932 al 1942. Dal 1928 al 1930 è a Parigi, dove frequenta artisti italiani come De Chirico e De Pisis. Nel 1929 a Parigi ha la prima personale, alla Galerie Vildrac. Nel 1930 espone a Vienna e l’anno successivo torna a Roma dove rimane fino alla morte, nel 1975.

Fausto Pirandello, Autoritratto con tavolozza, 1946, olio su tavola, cm 60x41, Courtesy Galleria Russo
Fausto Pirandello, Autoritratto con tavolozza, 1946, olio su tavola, cm 60×41, Courtesy Galleria Russo

La prima personale in Italia è del 1931, presso la Galleria di Roma, mentre due anni dopo ha una personale a Milano alla Galleria Milano. Di questi anni sono importanti opere conservate in musei quali il Pompidou (Interno di mattina, 1931) e al Museo del Novecento (Il Remo e la pala). Nel 1935 espone alla seconda Quadriennale romana diverse opere tra cui Il bagno e Pioggia d’oro, oggi conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma insieme al ritratto del fratello Stefano Pirandello (1930) e al ritratto del padre Luigi Pirandello (1936). Suoi collezionisti in quegli anni sono i romani Corrado Alvaro, Ercole Maselli e Telesio Interlandi e i milanesi Margherita Sarfatti e Arturo Martini.

Gli anni 20, 30 e 40 rappresentano i decenni più importanti e più richiesti dal mercato, sebbene le opere degli anni 20 siano ormai introvabili. Il suo tema preferito è la figura umana che viene ritratta in modo monumentale e drammatico, attraverso una rappresentazione basata sulla carnalità più che sulla psicologia che anticipa grandi artisti contemporanei.

Alla fine degli anni 30 e negli anni 40 espone in importanti collettive in Italia e all’estero, a Vienna, San Francisco, Parigi, Londra, Pittsburgh e New York, e ottiene riconoscimenti come il terzo premio alla Quadriennale romana del 1939 e il primo premio alla II Mostra dello Sport del 1940. Nel 1942 espone per la prima volta presso la Galleria Gian Ferrari di Milano, dove torna ad esporre di frequente. La galleria ha svolto per l’artista un ampio lavoro che si è concluso con la pubblicazione del suo catalogo generale.

Anche nel dopoguerra continua ad esporre frequentemente sia in Italia che all’estero (nel 1955 ha una personale a New York presso la galleria di Catherine Viviano). Ma in quegli anni si svolge anche il dibattito tra astrazione e figurazione, forma e contenuto, tra i quali Pirandello cerca un difficile equilibrio. La sua intenzione è quella di ridurre il quadro alla luce e al colore, ma non dimentica mai la natura e la realtà oggettiva, verso cui tende a tornare negli anni 60.

Nonostante la sua carriera e i riconoscimenti in vita, oggi il suo lavoro è sottovalutato. Si possono trovare opere di interessante valore pittorico intorno ai 50.000 euro.

“Il mercato degli artisti italiani molto spesso non corrisponde alla loro reale valenza artistica per motivi vari e complessi” spiega il gallerista romano Fabrizio Russo della Galleria Russo. “Il mercato di Pirandello ha raggiunto i massimi livelli circa cinque anni fa, per poi risentire della crisi che ha investito artisti non sostenuti a livello internazionale. Oggi, finalmente, si registra una nuova inversione di tendenza”.

Il mercato di Pirandello è soprattutto italiano ma si sta affermando anche a livello internazionale, soprattutto in Gran Bretagna, e ciò “grazie alla lungimiranza delle grandi case d’asta internazionali che non hanno esitato a rischiare inserimenti prestigiosi dell’artista nelle serate londinesi” spiega Russo. Inoltre contribuisce a questa riscoperta un’importante mostra dedicata all’artista alla Estorick Collection, una collezione d’arte italiana a Londra (dall’8 luglio al 6 settembre 2015).

Fausto Pirandello, I pastori, 1934, olio su tavola, cm 75x103, Courtesy Galleria Russo
Fausto Pirandello, I pastori, 1934, olio su tavola, cm 75×103, Courtesy Galleria Russo

Ma qual è l’importanza di Fausto Pirandello nella storia dell’arte? “È stato a mio avviso un genio assoluto, che ha saputo anticipare artisti di caratura internazionale come Lucian Freud prima e Jenny Saville poi” risponde Fabrizio Russo. “L’apparente disarmonia delle forme, una materia volutamente scabra, le atmosfere altamente drammatiche delle sue composizioni lo collocano senza dubbio fra i più interessanti espressionisti internazionali”

La famiglia di Fabrizio Russo ha iniziato a collaborare con Pirandello già negli anni 50 e tale collaborazione è andata avanti fino alla sua morte, come testimoniano diversi cataloghi di mostre personali. Fabrizio Russo ha iniziato a trattarlo dal primo anno di attività della sua galleria, il 1984.

L’opera di Fausto Pirandello è tutelata da una fondazione istituita nel 2011 per volontà del figlio Pierluigi e sua moglie Giovanna Pirandello. La fondazione, che ha in patrimonio 19 opere di Pirandello, si occupa di conservare e valorizzare le opere e un importante archivio fotografico e documentario sull’artista. Inoltre promuove la conoscenza dell’attività di Pirandello attraverso mostre, convegni, pubblicazioni in Italia che all’estero.

By SILVIA ANNA BARRILÀ

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